Libri informativi
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MARVELLI S., LAMBERTINI F., ZAMPIGHI C., 2015 (a cura di) - Aquae. Le bonifiche nell’Oltrepo mantovano dal Neolitico ad oggi, Finale Emilia (Mo).![]() ![]() inserisci abstract ![]() |
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GELICHI S., LIBRENTI M., MARCHESINI M. 2014 (a cura di), Un villaggio nella pianura. Ricerche archeologiche in un insediamento medievale del territorio di Sant'Agata Bolognese, Quaderni di Archeologia dell'Emilia Romagna 33, Firenze 2014.![]() ![]() Il volume illustra il sito altomedievale più vasto e meglio indagato dell’Italia settentrionale, un unicum, tanto più eccezionale quanto più completa e abbondante è la qualità, quantità, stato di conservazione e varietà tipologica dei materiali archeologici, archeobotanici e archeofaunistici rinvenuti. ![]() |
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DESANTIS P., MARCHESINI M., MARVELLI S., 2014 (a cura di), Un tesoro di fede al Castello dei Ronchi - Il vetro dorato paleocristiano e la reliquia di Santa Deodata, Bologna.![]() ![]() La pubblicazione ripercorre le vicende che hanno portato al fortuito ritrovamento della preziosa coppa paleocristiana (IV secolo d.C.), al suo restauro e alla sua definizione da un punto di vista cronologico e iconografico. Parallelamente, il volume ricostruisce il percorso storico di Santa Deodata a cui la storia non ha ancora decretato con certezza una precisa identificazione, mentre affida a discipline più strettamente scientifiche (analisi antropometriche, indagini al radiocarbonio, archeobotanica) la definizione dei reperti ossei, la loro datazione, l'analisi ed evoluzione dell'ambiente vegetale antico. Il volume è caratterizzato da un'ampia interdisciplinarietà con percorsi che si snodano indipendenti per poi comporsi in un coerente ed esaustivo quadro finale.
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TROCCHI T., MARCHESINI M., MARVELLI S., LAMBERTINI F., 2014 (a cura di) - LA VILLA nel POZZO. Un insediamento rustico romano a Sant'Agata Bolognese, Finale Emilia (Mo)![]() ![]() Guida alla mostra "LA VILLA nel POZZO" sui materiali recuperati nel 2013 durante gli scavi archeologici effettuati in via Don Dossetti, a Sant’Agata Bolognese. Le indagini hanno portato in luce un importante complesso produttivo di età romana databile tra la prima e la piena età imperiale e un pozzo per l'approvvigionamento idrico in ottimo stato di conservazione. Lo scavo della villa ha restituito numerosi materiali anche se fortemente danneggiati dalle arature dei campi mentre dallo scavo integrale del pozzo (fino a 10 m circa di profindità) provengono i materiali più pregevoli sia di carattere archeologico sia archeobotanico. Sembra infatti che il pozzo, dopo varie fasi di utilizzo per l'approvvigionamento idrico, fosse stato impiegato anche come luogo di intenzionale nascondiglio di oggetti "preziosi" in momenti di instabilità politica che sembrano protrarsi fino all’età tardoantica (VI-VII sec. d.C.).
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MARVELLI S., MARCHESINI M., ZAMPIGHI C. 2013 (a cura di), Aquae. La gestione dell'acqua oltre l'Unita' d'Italia nella pianura emiliana. Acque e bonifiche a Sant'Agata Bolognese dall'eta' del Bronzo a oggi, Finale Emilia.![]() ![]() Catalogo della mostra itinerante AQUAE realizzato con il patrocinio dell’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna. La guida ripropone i diversi punti nodali del percorso espositivo itinerante curato dal Consorzio della Bonifica Burana e dal Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto (Bologna), arricchendoli di alcuni approfondimenti che un tema così complesso e suscettibile di molteplici chiavi di lettura, come quello del governo delle acque, richiede. ![]() |
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MARVELLI S., MARCHESINI M., PICCININI O. ZAMPIGHI C., 2012 (a cura di), Aquae. La gestione dell'acqua oltre l'Unita' d'Italia nella Pianura Emiliana. Cavamento Foscaglia 1487-2012. Acque e bonifiche a Nonantola dal Medioevo a oggi. Guida alla mostra, Museo Archeologico Ambientale, Bologna.![]() ![]()
Catalogo della mostra itinerante AQUAE realizzato con il patrocinio dell’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna. La guida ripropone i diversi punti nodali del percorso espositivo itinerante curato dal Consorzio della Bonifica Burana e dal Museo Archeologico Ambientale di San Giovanni in Persiceto (Bologna), arricchendoli di alcuni approfondimenti che un tema così complesso e suscettibile di molteplici chiavi di lettura, come quello del governo delle acque, richiede. ![]() |
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CAROSI S., CURINA R., MARCHESINI M., MARVELLI S., 2012 (a cura di), Vivere in agro. Insediamenti di età romana tra Reno e Lavino. Guida al Museo, Museo Archeologico Ambientale, Finale Emilia (MO).![]() ![]() Guida alla sezione espositiva del Museo archeologico Ambientale a Calderara di Reno. Nel volume sono analizzati i contesti archeologici emersi nel territorio comunale di Calderara di Reno alle porte di Bologna e i numerosi materiali di uso domestico, anche di notevoli dimensioni, resti dell’antica pavimentazione, materiali utilizzati per la costruzione degli ambienti della villa rustica, rinvenuta durante le indagini archeologiche condotte presso le Cave Nord (Lippo di Calderara). Ampio rilievo, in linea con la vocazione del Museo Archeologico Ambientale, viene riservato all’aspetto ambientale che, attraverso l’indagine del paesaggio vegetale antico, dell’agricoltura e dell’alimentazione, permette di comprendere il rapporto fra uomo e territorio nel corso dei secoli. ![]() |
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SCHAFFNER F, R BELLINI, D. PETRIC, E SCHOLTE. LINEE GUIDA ECDC PER LA SORVEGLIANZA DELLE ZANZARE INVASIVE IN EUROPA![]() ![]() L’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) ha pubblicato le linee guida sulle modalità di conduzione della sorveglianza nei confronti delle zanzare invasive di importanza sanitaria in Europa, cui ha collaborato anche CAA. (disponibile on-line) Il documento tecnico è stato preparato da quattro esperti incaricati da ECDC mediante concorso pubblico: Francis Schaffner (Avia-GIS, Belgium, coordinatore), Romeo Bellini (Centro Agricoltura Ambiente ‘G. Nicoli’, Italy), Dušan Petrić (University of Novi Sad, Serbia), Ernst-Jan Scholte (National Centre for Monitoring of Vectors, Netherlands).
Le evidenze degli ultimi anni indicano che vi è un crescente rischio di introduzione di specie di zanzare in grado di svilupparsi in ambienti artificiali, che sfruttano perciò i commerci internazionali per diffondersi sul pianeta. Le specie considerate nelle linee guida sono : Aedes aegypti, Ae. atropalpus, Ae. japonicus, Ae. koreicus e Ae. triseriatus, oltre naturalmente ad Ae. albopictus che in Italia conosciamo ormai molto bene.
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DESANTIS P., MARCHESINI M., MARVELLI S., 2011 (a cura di), Anzola al tempo delle Terramare. Guida alla mostra, Museo Archeologico Ambientale, Bologna.![]() ![]() Nella primavera del 1992, l’avvio di importanti lavori edilizi al margine Ovest del moderno abitato di Anzola (BO) portò al rinvenimento di un sito archeologico dell’età del Bronzo fino ad allora sconosciuto: le condizioni del terreno e lo spessore della copertura sedimentaria non lo avevano infatti reso percepibile né all’osservazione diretta (ricognizione superficiale) né all’analisi aerofotogrammetrica. Il volume ripercorre la storia della scoperta, ricostruendo la attività che si svolgevano nell'abitato attraverso i materiali rinvenuti riferibili a diverse produzioni artigianali, quali lavorazioni ceramiche e metallurgiche (bronzi), lavorazioni di pasta vitrea, osso, corno e conchiglie, nonché ad attività di filatura e tessitura. Gli scambi commerciali sono testimoniati dal rinvenimento di ceramica realizzata su modelli mutuati da quelli che caratterizzano la confinante cultura appenninica, diffusa dalla Romagna all’Italia peninsulare, vaghi d’ambra di provenienza baltica e reperti lapidei provenienti dall’Appennino. Inoltre gli studi archeobotanici condotti negli scavi archeologici di Anzola dell’Emilia costituiscono un importante tassello nell’evoluzione del paesaggio vegetale e dell’ambiente nell’area compresa fra Reno e Samoggia nell’età del Bronzo. Le analisi hanno fornito importanti dati sull’economia dell’area, sulle attività di trasformazione dei prodotti agricoli e sulla dieta alimentare. ![]() |
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BELLINI R, VERONESI R. 2009. 1991|2008 INTERVENTI DI LOTTA AI CULICIDI NELLE LOCALITA' TURISTICHE COSTIERE INSERITE NELL'AREA DEL DELTA DEL PO![]() ![]() Le azioni di rilevanza territoriale, come la lotta alle zanzare è a tutti gli effetti, devono essere fondate su basi scientifiche ed elaborate in piani di gestione trasparenti e vagliati sotto gli aspetti di salvaguardia ambientale, salute pubblica, efficacia e rapporto costi/benefici nel lungo periodo. Con un termine di moda parliamo di “sostenibilità”. Fin dall’inizio dell’applicazione della L.R. 15/1991 “Interventi di lotta ai Culicidi nelle località turistiche costiere nell’area del delta del Po” questa consapevolezza è emersa con l’affidamento della responsabilità scientifica all’Università di Bologna nella persona del Prof. Giorgio Celli.
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