BITBIO: Innovazione nella coltivazione biologica della barbabietola da zucchero

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Le attività sperimentali del progetto “BITBIO” si sono ufficialmente concluse e i risultati sono stati divulgati in occasione del convegno finale tenutosi il 26 aprile 2022. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Emilia-Romagna all’interno del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 e del Bando relativo ai “Gruppi operativi del PEI per la produttività e la sostenibilità dell’agricoltura”, sottomisura 16.1 Focus Area 4B.

Per il conseguimento degli obiettivi previsti si è costituito un ampio partenariato che ha visto il coinvolgimento del C.A.A. “Giorgio Nicoli” e di numerosi soggetti, tra cui la Società Cooperativa CoProB nel ruolo di capofila, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari (DISTAL) dell’Università di Bologna, FederBio Servizi, la Fondazione per l’Agricoltura F.lli Navarra e Centoform. Il gruppo operativo è stato impegnato a sviluppare tecniche innovative basate su un approccio agroecologico e riguardanti sia il controllo dei principali fitofagi che la gestione agronomica delle erbe infestanti. Le tecniche sviluppate hanno consentito di razionalizzare l’utilizzo di prodotti fitosanitari e di trasmettere ai produttori agricoli innovazioni facilmente applicabili, favorendo la creazione di una vasta comunità di bieticoltori altamente professionalizzati e sensibili alla sostenibilità ambientale.

Il C.A.A. “Giogio Nicoli” si è occupato principalmente dell’Azione relativa al controllo dei principali fitofagi, mettendo a punto efficaci strategie di difesa nei confronti della maggior parte degli insetti dannosi per la barbabietola, basate su approcci di tipo agroecologico e caratterizzati da elevata sostenibilità ambientale.  

Nello specifico, è stata portata a termine le validazione di un sistema di valutazione del rischio di infestazione da Elateridi facilmente applicabile a livello aziendale ed è stato affinato il sistema di monitoraggio per controllare le infestazioni di Cleono, già in uso da parte di molti bieticoltori. Inoltre, sono state condotte indagini che hanno consentito di arricchire le conoscenze sul Lisso, un Coleottero fitofago che sta ampliando l’areale di infestazione nei comprensori bieticoli. Il progetto ha infine puntato sulla prevenzione dei danni provocati da altiche attraverso l’utilizzo di piante trappola attrattive per i fitofagi. La tecnica messa a punto si è rivelata efficace, in quanto l’effetto attrattivo delle piante trappola ha permesso di contenere in maniera significativa le infestazioni in tutte le aziende.

Si stima che l’adozione delle tecniche sviluppate per il controllo dei principali fitofagi all’interno del progetto BITBIO, permetterà di ottenere delle produzioni meno impattanti e maggiormente rispettose dell’ambiente, consentendo di ridurre il ricorso a trattamenti insetticidi di circa il 50 % in coltura biologica.