Stoccaggio e riutilizzo fanghi di depurazione

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Il riutilizzo in agricoltura dei fanghi biologici di depurazione viene ormai considerato la modalità ambientalmente più sostenibile per garantire una corretta destinazione finale per tali materiali ed è regolamentato fin dal 1992 da una specifica normativa nazionale, che è stata sottoposta nel 2018 a revisione e aggiornamento.

A partire dal 2004, fino ad atti di recente adozione, la Regione Emilia-Romagna ha integrato attraverso propri Atti legislativi le norme nazionali che regolamentano tale attività, anticipando di fatto alcune decisioni prese solo successivamente a livello nazionale.

Le richiamate direttive regionali hanno previsto in particolare l’obbligo di disporre, da parte di chi intenda occuparsi di questa attività, di adeguati impianti per lo stoccaggio dei fanghi di depurazione, in attesa del loro riutilizzo in agricoltura.

CAA si occupa da quasi 25 anni di questa attività, avendo individuato nell’utilizzo di tali materiali la possibilità di apportare elementi nutritivi e sostanza organica ai terreni agrari della nostra pianura, ormai caratterizzati da una fertilità biologica in progressiva diminuzione.

CAA ha quindi predisposto un progetto per la realizzazione e la gestione di un impianto di stoccaggio e condizionamento per fanghi di depurazione, sul quale ha ottenuto nel 2009 specifica Autorizzazione provinciale, successivamente integrata attraverso alcune varianti.

 

Aut. stoccaggio e condizionamento (R3, R12 e R13)

Planimetria generale impianto (2019)

Planimetria fognature (2018)

Autorizzazione riutilizzo Bologna (R10)

Autorizzazione riutilizzo Modena(R10)

Autorizzazione riutilizzo Ferrara(R10)

Autorizzazione riutilizzo Ravenna(R10)

 

Principale normativa di riferimento (D.Lgs 99/92, Del. GRER 2773/04, Del. GRER 285/05, Del. GRER 1801/05, Det. Direttore Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa 11046/05, Det. Direttore Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa 11047/05, Del. GRER 297/09, Legge di conv. 130/18, Del. GRER 326/19).

Per informazioni

Responsabile Tecnico-Operativo: Paolo Candotto – Cell. 335.8027657 – email: pcandotto@caa.it

L'impianto

L’impianto è situato in area agricola isolata nella zona nord del comune di Crevalcore ed è composto da sei vasche seminterrate in cemento armato.

La sua capacità di stoccaggio puntuale è di 18.300 tonnellate di materiale, per una potenzialità massima annua, ai sensi della normativa regionale di riferimento, di 55.000 tonnellate.

L’impianto consente lo stoccaggio e il condizionamento di fanghi di depurazione che, a seguito di approfondite caratterizzazioni analitiche preventive, presentino le più idonee caratteristiche in funzione di un loro successivo riutilizzo agricolo.

La possibilità di stoccare i fanghi di depurazione consente il loro impiego nei periodi agronomicamente più indicati, con conseguenti benefici per i terreni e le colture.

L’impianto di stoccaggio CAA rappresenta quindi un elemento fondamentale nella filiera del corretto recupero dei fanghi di depurazione, sostanze il cui valore agronomico risulta confermato da innumerevoli sperimentazioni condotte da Enti di ricerca e Istituti universitari.

Dove si trova

L’impianto si trova nel Comune di Crevalcore in località Palata Pepoli, via Eurissa 1007.