Prove di valutazione del calpestamento del terreno nella fertilizzazione organica primaverile

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Nell’ambito dell’agricoltura moderna, la riduzione della sostanza organica nei terreni agricoli rappresenta una sfida significativa. L’evoluzione delle pratiche agronomiche ha portato a una diminuzione della presenza di materia organica nel suolo, compromettendo la sua fertilità e produttività. La carenza di materiali organici, accentuata dalla diminuzione degli allevamenti zootecnici, ha reso urgente l’adozione di misure per contrastare questo impoverimento biologico.

In questo contesto, l’utilizzo di varie fonti di sostanza organica, come i fanghi biologici di depurazione e altri materiali organici di diversa origine, si è rivelato cruciale per ripristinare la fertilità del suolo. Tuttavia, la distribuzione di tali materiali presenta diverse sfide, tra cui il calpestamento del terreno, la distribuzione non uniforme e la produzione di odori sgradevoli.

Il settore Gestione Rifiuti e Biomasse di CAA “G.Nicoli”  ha condotto uno studio per valutare l’impatto dei mezzi di distribuzione di sostanza organica sul suolo agricolo. I risultati hanno dimostrato che l’uso di macchine agricole dotate di ampie superfici di contatto con il suolo, come quelle con cingolatura in gomma, rispetta maggiormente la struttura del terreno. Questo approccio, oltre a minimizzare il calpestamento e garantire una distribuzione omogenea dei materiali, preserva l’integrità del suolo, essenziale per il corretto sviluppo delle colture.

In conclusione, l’adozione di tecnologie avanzate nei cantieri di distribuzione rappresenta un passo avanti importante verso un’agricoltura sostenibile e la conservazione della fertilità del suolo, fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e l’equilibrio ambientale.

 

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